Il volo notturno di Air Serbia da JFK a Belgrado è un'esperienza. L'uomo serbo, gay e calvo davanti a me, ha utilizzato almeno 5 maschere idratanti per il viso, tutte rinforzate da un costante gocciolamento di pipette, prima di interrompersi sporadicamente con movimenti di danza aggressivi, per lo più ballando in modo ritmico, con le mani sollevate sopra la testa, i palmi rivolti verso l'alto, muovendo la testa da un lato all'altro in uno stile antico egiziano, con un'inquietante agilità del collo simile a quella di un uccello, capace di girare la testa di 180 gradi, mentre io incrociavo lo sguardo con le sue pupille nere e lucide che si muovevano ritmicamente dietro i fori delle maschere idratanti eccessivamente umide. Quest'uomo è ora ciò che vedo quando chiudo gli occhi. Grazie per l'attenzione su questo argomento.